E' un brodo molto leggero, ma molto saporito. Il suo segreto è la lunga e lenta cottura, in modo che ogni sapore venga completamente estratto.
Nelle cucine reali, questo brodo veniva preparato tutti i giorni. In tempi recenti, di solito le cuoche gianoziane lo congelano in appositi barattoli che possono contenere due o tre romaioli ciascuno.
Ingredienti
- Spalla di vitello;
- fesa di tacchino;
- carote;
- sedano;
- cipolle;
- acqua.
Strumenti
- Pentola grande con coperchio;
- pelapatate, coltello e tagliere per pulire le verdure;
- romaiolo per versare il brodo nei barattoli;
- cucchiaio di legno.
Procedimento
- Mettere la carne sul fondo della pentola.
- Aggiungere le verdure.
- Riempire il più possibile la pentola d'acqua.
- Mettere sul fuoco vivace finché non bolle.
- Abbassare la fiamma e mettere il cucchiaio tra il coperchio e la pentola per lasciare una piccola apertura.
- Lasciar bollire il brodo anche per cinque o sei ore, aggiungendo di tanto in tanto acqua per riportarla al livello originale.
Lo scopo è ottenere un buon brodo, esaurendo completamente gli ingredienti. Alla fine, le verdure saranno immangiabili e bisognerà buttarle.
Per quanto riguarda la carne, che è sempre un peccato buttare, la tradizione ha elaborato diverse ricette di lesso rifatto (alla stranoziana, alla senape, ecc.), di cui diremo qualcosa nei prossimi giorni.
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