domenica 23 maggio 2010

Patate in stufa

Furono gli immigrati di origine toscana a inventarsi per primi questa ricetta, che loro erano soliti portare in tavola il giorno che facevano il pane. Ma ben presto tutti i gianoziani finirono con l'imitarli. E' una delle poche ricette tradizionali che non è stata tramandata da Corofrasto, che sembra ignorarla completamente. Si pensa quindi che sia un'invenzione tarda. Fu introdotta in un manuale di cucina per la prima volta nel XVIII secolo, nell'anonimo Vecchie e nuove scoperte nella cucina gianoziana.

Ingredienti

  • Patate;
  • 1 cipolla;
  • passato di pomodoro;
  • acqua;
  • rosmarino;
  • olio, sale grosso.

Strumenti

  • Teglia da forno;
  • coltello, tagliere;
  • pinza per affettare.

Procedimento

  1. Affettare la cipolla.
  2. Mettere un filo d'olio sul fondo della teglia e metterci le cipolle.
  3. Affettare le patate.
  4. Fare degli strati di patate a fette, mettendo ogni tanto un cucchiaio di pomodoro e qualche rametto di rosmarino.
  5. Quando le patate sono finite, aggiungere il resto del passato di pomodoro e coprire d'acqua finché le patate sono più che completamente sommerse.
  6. Infornare a 150-180 gradi per un paio d'ore abbondanti.
  7. Verso metà cottura, verificare che non si siano asciugate troppo (in caso aggiungere dell'altra acqua) e mettere una manciata di sale grosso.
  8. Controllare periodicamente che non asciughino troppo.
  9. Prima di mandare in tavola, versarci sopra un po' d'olio crudo.

Nessun commento:

Posta un commento

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.