mercoledì 28 luglio 2010

Come organizzare un pranzo in famiglia e sopravvivere: la via gianoziana alla stesura del menù - sesta parte

I dessert, la frutta e il resto

E' sempre più raro che qualcuno arrivi in fondo ad un menù. O proprio ci siamo buttati nelle porzioni da uccellini, oppure è facile che i nostri commensali siano ormai satolli.
Quindi difficile che ci presentiamo col formaggio. Ma in caso, anche qui valgono sempre le stesse regole:
  1. preparare in anticipo;
  2. portare tutto insieme in tavola;
  3. tutti mangiano con lo stesso ritmo.
La stessa cosa vale per la frutta: tutta già lavata e pronta nel cesto, una rapida visita in cucina et voila, la frutta è in tavola.
Ma per il dessert? La cosa migliore sono i dessert monoporzione, freddi o caldi, che basta metterli su un vassoio e portarli in tavola.
Però sono un po' tristi e il dessert è bello che sia colorato e allegro. Quindi, che fare? In Gianozia, va per la maggiore l'opzione show.
Per questo però serve un carrello porta vivande o in alternativa un tavolino alto. Il nostro cuoca/o deve mettersi come un prestigiatore davanti ai commensali, con tutto il necessario, e assemblare il dessert lì per lì.
Anche qui, la preparazione fa tutto. La panna montata, ad esempio, se è buona e senza zucchero, resta montata anche per un giorno. Quindi la si può preparare la mattina o qualche ora prima, mettere in frigo già nella tasca, pronta a essere servita, e tirar fuori al momento giusto. La frutta dev'essere già pulita, a pezzetti, e condita, il cioccolato già tritato e così via.
Prima ancora che gli ospiti arrivino, preparare il carrello con i piattini, gli ingredienti che non devono stare in frigo, il coltello e tutto l'occorrente. Alla fine del pranzo, bisogna liberare la tavola, portare lo spumante e sistemare tutto quello che manca nel carrello.
Poi, dare il via allo show.

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